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Il progetto PELL, acronimo di Public Energy Living Lab, è nato con il preciso obiettivo di promuovere un innovativo sistema di raccolta, organizzazione, gestione, elaborazione, valutazione e monitoraggio dei dati di identità e di consumo delle maggiori infrastrutture strategiche ed energivore urbane.

La piattaforma, sviluppata da ENEA, facilita il recupero, la raccolta, l’analisi dei dati degli impianti di illuminazione pubblica; si tratta, volendo essere più chiari, di un vero e proprio censimento con la finalità di valutare i dati di consumo.

PELL è il punto da cui partire per conoscere, censire e riorganizzare l’illuminazione urbana, al fine di creare un modello che risponda adeguatamente al modello delle smart city.

Cosa è il progetto PELL?

Si tratta di una piattaforma di monitoraggio e di valutazione dell’impianto di illuminazione e delle relative prestazioni, al fine di favorire l’avvio di processi di riorganizzazione urbana in un’ottica smart.

Qualche dato per spiegare l’importanza del progetto PELL per la collettività

Come è noto, le città sono enormi consumatori di energia. A tal proposito, si stima che il costo dell’illuminazione pubblica possa arrivare a raggiungere picchi del 25% del totale delle spese di un ente locale e la percentuale raddoppia se si prendono in considerazione le spese elettriche totali.

Il dato più allarmante è il seguente: soltanto il 3% degli impianti attualmente in uso possono definirsi smart!

PELL è la soluzione per porre rimedio ad una situazione che si preannuncia essere catastrofica e dal retrogusto amaro e pericoloso per le città e per i cittadini.

Il progetto PELL non vuole essere il celeberrimo dito puntato contro qualcuno; bensì, una mano tesa pronta a traghettare il futuro in un porto sicuro, ecosostenibile e smart.

Infatti, il supporto che PELL offre alla Pubblica Amministrazione è fondamentale e centrale.

Quando si parla di smart city, l’illuminazione pubblica è un tassello prezioso e funzionale per l’abilitazione di servizi che partono da una consapevole gestione e relativo utilizzo dei dati che possono essere tradotte in informazioni preziose ed utili per l’erogazione di nuovi servizi.

La struttura del PELL risponde perfettamente alla logica di digitalizzazione delle infrastrutture pubbliche energivore ed intende trasformarle in reti intelligenti, smart grid utilizzando un inglesismo, in grado di sfruttare in toto le informazioni ricavate dal continuo monitoraggio, dall’elaborazione in tempo reale degli input riguardanti i consumi e le prestazioni sino a creare una rete ed un canale di collegamento diretto tra Pubbliche Amministrazioni e cittadini per favorire la circolazione e la condivisione delle informazioni più importanti.

Quali sono i vantaggi del progetto PELL?

ENEA attraverso il progetto PELL ha voluto realizzare una piattaforma utile, facile, funzionale e semplice da utilizzare per la gestione dei dati riguardanti la pubblica illuminazione e le smart city.

Indubbiamente, si tratta di un lavoro ambizioso, prezioso e delicato che richiede precise e specifiche competenze.

Ed ecco, dunque, che è giunto il momento di parlare degli utenti verificati: soggetti che attraverso una precisa ed apposita procedura, PELL Verified, hanno dimostrato di essere capaci di produrre documenti conformi alle specifiche PELL.

In particolar modo, gli utenti verificati sono le aziende focalizzate sull’ICT.

Il progetto PELL vuole facilitare la raccolta dati sullo stato degli impianti.

“Questo obiettivo incontra e sposa le nuove tecnologie come Light Touch, i dispositivi Light Mate e Light Buddy. In questo modo  – ha dichiarato Santo Lico co-founder Huna – la gestione dei dati (virtuale) incontra le infrastrutture fisiche (reale), fornendo e garantendo diversi benefici: dagli interventi puntuali al miglioramento delle performance energetiche ed illuminotecniche permettendo, inoltre, di fornire strumenti adeguati ai tecnici operativi.”

A proposito del progetto PELL, Santo Lico ha affermato quanto segue:

“Più che di uno strumento si tratta uno standard mediante cui ENEA ha definito le procedure per la raccolta dati ed ha indicato quali informazioni devono essere presenti. Noi di Huna siamo l’unico utente verificato che si occupa di raccolta dati, di analisi, di controlli automatici tramite dispositivi dedicati al telecontrollo.”

Quali sono gli strumenti che il PELL mette a disposizione?

Una domanda legittima e naturale riguarda gli strumenti che il progetto PELL mette a disposizione di progettisti e gestori.

Nel front end, dopo aver effettuato il login, l’utente ha a disposizione due strumenti specifici:

  • Tool di calcolo illuminotecnico per le valutazioni orientative di ipotesi progettuali;
  • Tool SAVE indispensabile per effettuare la valutazione economica finanziaria di una ipotesi progettuale. Per poter utilizzare questo strumento è necessario effettuare il censimento dello stato di fatto e avere delle ipotesi di riqualificazione da simulare.

Nella fase successiva, dopo aver caricato le schede e la relativa sottomissione, si potranno calcolare i KPI statici utili per valutare l’impianto; una volta, invece, inviati i dati dinamici (dati energetici ed elettrici) si potranno calcolare i KPI dinamici.

L’utente avrà a disposizione una dashboard per selezionare e scegliere cosa visualizzare (mappa della città, POD, QE, visualizzazione dell’impianto, pali della luce, ecc.) attraverso grafici che mostrano i parametri monitorati ogni 30 minuti.

La piattaforma prevede anche una sezione per i download, ove sono presenti tutti i documenti (esempi di schede, linee guida) per aiutare e guidare l’utente nella compilazione delle schede.

Questi documenti sono disponibili anche per gli utenti non registrati.

Siccome la compilazione delle schede potrebbe creare qualche dubbio, vi è un tool online che consente di testare le schede del censimento in fase di redazione.

Sul mercato esistono software in grado di aiutare e supportare il progettista ed i gestori durante il lavoro. Tra queste vi è Light Touch, una piattaforma cloud per il rilievo, la progettazione e la gestione degli impianti di pubblica illuminazione.

A chi è rivolto il progetto PELL?

La piattaforma PELL è stata scelta da Consip, centrale acquisti della pubblica amministrazione italiana, per il monitoraggio dei consumi e la quantificazione dei risparmi nella pubblica illuminazione nell’ambito della Gara Servizi Luce 4 che, attualmente, è oggetto di estensione da parte di ENEA agli edifici pubblici.

“Consip ha dato un impulso all’adesione al progetto e alla valutazione dell’efficienza di un impianto e della sua ottemperanza alle norme vigenti. Più Comuni aderiscono – chiarisce Gozo, coordinatrice del progetto – più saremo in grado di valutare la consistenza e lo stato dell’infrastruttura IP. Non è sufficiente raccogliere i dati e memorizzarli in modo disordinato, in quanto si causerebbe la perdita del valore del dato che vale solo se è condiviso; per condividerlo è necessario usare sistemi interoperabili ed avere un linguaggio comune. Essere un utente verificato vuol dire far parte di un processo di interoperabilità e standardizzazione e non limitarsi a fornire un servizio al Comune e al gestore valido solo entro i propri confini e per questa ragione inutile.”

La piattaforma PELL sta estendendo a edifici pubblici, ad esempio scuole ed ospedali, questo approccio gestionale valutativo e conoscitivo, al fine di raggiungere infrastrutture particolarmente strategiche alla transazione digitale, lo standard minimo di conoscenza e valutazione e per creare, al contempo, una banca dati in merito alle infrastrutture nazionali sempre aggiornata.

Dunque, non solo le città ma anche gli edifici pubblici possono utilizzare la piattaforma PELL per migliorare i consumi energetici e per riqualificarsi all’interno di un contesto più smart, ecosostenibile volto al cambiamento.

Gli edifici, al pari della Pubblica Amministrazione, possono passare dal censimento, alla raccolta dei dati ed alla conseguente analisi per valutare e strutturare la riorganizzazione energetica.

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